giovedì 17 ottobre 2013

Indagato imprenditore per bancarotta fraudolenta, sequestro per 600mila euro



Nei giorni scorsi militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti hanno eseguito un’ordinanza di sequestro conservativo di beni mobili ed immobili nei confronti di un imprenditore agricolo operante nella zona di Magliano Sabina che si sarebbe reso responsabile di bancarotta fraudolenta. Più precisamente il Nucleo di Polizia Tributaria di Rieti, in stretta collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Roma, ha dato esecuzione al decreto di sequestro conservativo emesso dal Tribunale di Roma, sottoponendo alla misura cautelare un immobile ad uso abitazione, strutture agricole e terreni (per un’estensione di circa 9 ettari), ubicati a Magliano Sabina, per un controvalore stimato di circa 600.000 euro. L’imprenditore colpito dal provvedimento dell’A.G., avrebbe cercato di sottrarre parte del proprio patrimonio alle istanze dei creditori della propria impresa in fallimento tramite apposite donazioni effettuate in favore dei propri familiari. Nell’emanare il provvedimento, il Giudice evidenziava che, come già segnalato dalla Corte di Cassazione, è ammissibile l’applicazione del sequestro conservativo sui beni dell’imputato di bancarotta fraudolenta, a garanzia dei crediti vantati dalla curatela fallimentare, e che il sequestro conservativo può avere ad oggetto beni intestati a terzi, che ne hanno la titolarità in forza di un atto di donazione dell’imputato, attesa l’inopponibilità al creditore danneggiato dal reato degli atti a titolo gratuito posti in essere dall’imputato.

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